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I TEATRINI DI FABRIZIO FALCHETTO IN ASTROLABIO

Dal 11 al 19 marzo nella nostra sede in Via Riberia, presenteremo le singolari opere di Fabrizio Falchetto – artista tortonese di adozione – che da più di venti anni porta avanti una ricerca artistica originale. Le sue opere, infatti, sono assemblaggi polimaterici che possono essere definiti dei teatrini, costruiti attorno ad un protagonista esclusivo rappresentato da una piccola scultura di carta e dove le varie arti – pittura, fotografia, poesia e scultura – dialogano tra loro e spesso si incontrano.

L’omino di carta di Falchetto, oltre ad essere un alter ego dell’artista, vuole incarnare le riflessioni e le emozioni dell’uomo universale, messo a confronto con i temi fondamentali della vita emotiva, come il mondo dei sentimenti d’amore, ma anche con le tematiche esistenziali della contemporaneità.

L’esposizione, che si inaugura sabato 11 marzo alle ore 17, sarà presentata del Prof. Giuseppe Castelli che ne cura l’allestimento insieme a Giovanna Franzin; quest’ultima condurrà un momento di conversazione con l’arista per permettere al pubblico presente di approfondire gli aspetti tecnici delle opere di Falchetto e il messaggio della sua arte.

Fabrizio Falchetto è un artista autodidatta, milanese di nascita (Seregno 1963), ma tortonese di adozione, (vive a Pontecurone e lavora a Tortona) che ha iniziato la sua attività artistica nel 1999 ed espone regolarmente dal 2004.
La sua arte si rivolge al mondo interiore e mira a dare forma e colore al pensiero, ma rispetto alla pittura tradizionale utilizza un linguaggio espressivo molto particolare. Infatti, le sue opere si guardano come quadri, ma si possono definire assemblaggi, creati utilizzando materiali non convenzionali, spesso di riciclo, con tocchi cromatici di china, smalti e vernici. Si tratta prevalentemente di teatrini tridimensionali, caratterizzati dalla presenza di una scultura in carta raffigurante una figura umana, perché secondo Falchetto l’arte deve gravitare attorno all’uomo. L’omino di carta per molti versi rappresenta l’alter ego dell’artista, ma anche l’essere umano universale con le fragilità, a cui rimanda il materiale di cui è composto, e la forza dei suoi sentimenti, infatti la carta può anche tagliare. Elemento ricorrente è l’uso delle parole, che oltre ad essere fisicamente presenti (lo stesso omino di carta  è ricoperto di parole) sono portatrici di significato e riflessioni e si integrano con il tessuto cromatico delle opere contribuendo al risultato estetico complessivo. Per questo i lavori di Falchetto sono stati anche definiti poesie visive.

Da Sabato 11 a domenica 19 marzo 2023
INAUGURAZIONE: sabato 11 marzo 2023 ore 17
in Astrolabio, Via Riberia, 14 a Vigevano
Orari: dalle 15 alle 18 tutti i giorni
(in altri orari su appuntamento al 349 6328829)
INGRESSO LIBERO